Sconto in fattura e Cessione del credito – 110%

  • Come funziona: sconto in fattura e cessione del credito 2020

    Tramite i vari bonus, puoi portare in detrazione parte delle spese sostenute per molti interventi edili e impiantistici. Facciamo un esempio. Immagina di ristrutturare casa e di spendere 10.000 €. Sfruttando, ad esempio, il bonus ristrutturazioni al 50%, l’Agenzia delle Entrate ti restituirà il 50% di quanto hai speso in 10 anni, tramite delle detrazioni sulle tasse IRPEF che verserai allo Stato. Quindi, per i 10 anni successivi all’intervento, pagherai 500 € di tasse in meno ogni anno: 500 € x 10 anni= 5.000 € (il 50 % di 10.000 €).

    In questo caso, dovrai pagare il tutto entro la fine dei lavori e in seguito i soldi ti verranno restituiti. In alternativa, grazie allo sconto in fattura, spenderesti solo 5.000 €. Il restante 50% dei 10.000 € te lo anticiperà l’impresa che a sua volta lo trasferirà alla banca.

    Spero di averti fatto capire qual è il concetto. Ora partiamo con i dettagli.

    Il Decreto ti permette di beneficiare dello sconto in fattura per le spese sostenute da luglio 2020 fino a dicembre 2021 e interessa tutti i bonus dell’Agenzia delle Entrate, fatta eccezione per il bonus mobili e il bonus verde.

    Ma come funziona lo sconto in fattura e la cessione del credito:

    Sconto in fattura e/o cessione del credito?

    Secondo l’art. 121, comma 1 del Decreto Rilancio, in alternativa alla detrazione, potrai optare:

    1. a) per un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto fino a un importo massimo pari al corrispettivo dovuto, anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi e da quest’ultimo recuperato sotto forma di credito d’imposta, con facoltà di successiva cessione del credito ad altri soggetti, ivi inclusi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari;
    2. b) per la trasformazione del corrispondente importo in credito d’imposta, con facoltà di successiva cessione ad altri soggetti, ivi inclusi istituti di credito e altri intermediari finanziari.”

    Ma, in soldoni, cosa vuol dire e qual è la differenza tra sconto e cessione? Tramite lo sconto in fattura, l’azienda che ti effettuerà i lavori ti anticiperà la spesa detraibile. A sua volta, l’impresa potrà cedere o meno il credito alle banche o ad altri intermediari. Oppure, nel secondo caso, potrai cedere direttamente il tuo credito a terzi, quindi by-passando le imprese e i fornitori.

    Il credito d’imposta potrà essere ceduto illimitatamente a qualsiasi soggetto.

    Come avrai capito, la vera forza dell’iniziativa sta nella possibilità di di cedere il credito agli intermediari finanziari. Ne segue che potrai realizzare alcuni interventi con limitati impieghi di denaro ed altri, addirittura, “gratis”. Questo meccanismo era già presente, ma in passato non si poteva cedere il credito agli istituti, e poche imprese potevano permettersi di anticipare i soldi ai clienti.

    Potranno sfruttare lo sconto in fattura anche gli incapienti, cioè coloro che hanno redditi talmente bassi da non presentare nemmeno la dichiarazione o che comunque versano poche imposte IRPEF.

    Per beneficiare di ciò, dovrai far redigere:

      1. un visto di conformità ad un intermediario abilitato: commercialista, esperto contabile, consulente del lavoro, responsabile del Caf ecc.. Tramite questo visto viene verificata la presenza delle asseverazioni e delle attestazioni rilasciate dai professionisti incaricati. In pratica, si verifica che il tecnico abbia prodotto tutte le asseverazioni. Vabè, un passaggio che si poteva evitare.
      2. le asseverazioni tecniche a professionisti come ingegneri, architetti, geometri e periti. Il tecnico dovrà:
        • produrre l’attestato di prestazione energetica APE ante e post intervento e asseverando il salto di due classi sotto forma di dichiarazione asseverata;
        • dichiarare che le opere realizzate ricadono tra quelle agevolabili;
        • verificare la congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati (indipendentemente dallo sfruttamento della cessione del credito o sconto in fattura);
      3. L’asseverazione può essere rilasciata a fine lavori oppure per stato di avanzamento fino ad un massimo di 2. Il primo stato di avanzamento, inoltre, deve riferirsi ad almeno il 30% e il secondo ad almeno il 60% dell’intervento medesimo.

    Tutto ciò, al fine di attestare il diritto alla detrazione.

    il consiglio?   

    scegliere bene i professionisti a cui affidarsi.

    Qualora rilasciassero dichiarazioni non veritiere, loro subirebbero delle sanzioni, ma voi perdereste il diritto alla detrazione e dovrete restituire i soldi, anche se non li avete versati!

  • In attesa di quanto sopra riportato, è ben chiaro che interventi di prenotazione e/o analisi di fattibilità risultano essere SOLO UN SEMPLICE RASTRELLAMENTO DI POTENZIALI CLIENTI, a soli fini commerciali!
La Ns. azienda, sta stringendo accordi Commerciali con primario Istituto Bancario, al fine di poter assistere i proprio clienti, ma è ben chiaro, che eventuali accordi potranno essere sottoscritto SOLO ED ESCLUSIVAMENTE dopo che tali provvedimenti attuativi saranno emanati!
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