Gli edifici “ad energia quasi zero” (nearly Zero Energy Building nZEB) sono immobili che semplicemente consumano pochissima energia per riscaldamento, raffrescamento, produzione di acqua calda sanitaria, ventilazione, illuminazione.
Le definizione di nZEB ancora non è stata chiaramente definita dalle normative nazionali ma viene associata ad altre definizioni come “case in classe A”, “edifici passivi”, “edifici ad alte prestazioni energetiche”, etc.
Gli edifici nZEB sono stati introdotti dalla Direttiva Europea 31/2010/CE, seguita in Italia dal D.Lgs. 192/2005 e successivi aggiornamenti.
La normativa prevede che dal 2021 tutti i nuovi edifici dovranno essere costruiti nZEB, l’obbligo è anticipato al 2019 per gli edifici pubblici.
Definizione di nZEB
La Legge Nazionale definisce:
Energia elettrica necessaria al funzionamento degli elettrodomestici e della illuminazione e ventilazione per ricambio d’aria
In media, considerando il patrimonio edilizio esistente, costruito per la maggior parte senza particolari tecniche di risparmio energetico, il consumo per riscaldamento e acqua calda varia attualmente tra i 200 ed i 400 kWh/mq anno.
Gli edifici nZEB dovrebbero raggiungere un livello molto più basso almeno 30 kWh/mq anno
Quali sono le caratteristiche che permettono ad un edificio di raggiungere il livello nZEB
Un edificio nZEB deve essere molto ben isolato, utilizzare al meglio gli apporti solari, minimizzare l’uso degli impianti meccanici e sfruttare la produzione da fonti rinnovabili.
Le tecnologie e le competenze progettuali per progettare e costruire edifici “ad energia quasi zero” sono ormai chiare. Le elenco sinteticamente: